Un caso estremo:
il progetto educativo di Platone, scrittore di filosofia¹: la centralità dell’educazione per la società ateniense
DOI:
https://doi.org/10.14393/REVEDFIL.issn.0102-6801.v31n61a2017-p107a139Palavras-chave:
Educação, Filosofia, Escrita, DiálogosResumo
[1] Non ho potuto in questo testo chiarire i tanti riferimenti al pensiero platonico che meritavano una adeguata spiegazione, anche se sarebbe stata necessario in quanto il lettore troverà alcuni passaggi di questo testo "strani" e comunque diversi da quello della manualistica più diffusa. Rinvio per questo a Migliori 2013, una mia ampia monografia in cui ho proposto una ricostruzione del pensiero di Platone "nuova" e, a mio avviso, più rispettosa della totalità dei dialoghi.
Un caso estremo: Il progetto educativo di Platone, scrittore di filosofia¹: La centralità dell'educazione per la società ateniese
Riassunto: Platone giudica il problema dell'educazione una delle questioni centrali per la salvezza della polis greca del suo tempo. Ma, degno allievo di Socrate, impone prima di tutto il problema a se stesso come scrittore di filosofia. Questa non è comunicabile come le altre scienze, perché richiede la partecipazione attiva del soggetto che indaga. Come sottolinea nel Fedro, la scrittura appare debole per la sua fissità e per l'impossibilità di scegliere il lettore e di dialogare con lui. Tuttavia Platone non ha rinunciato alla scrittura, che appare utile sia come promemoria sia per coloro che sono lontani nel tempo e nello spazio e che seguono lo stesso percorso di ricerca. Pertanto Platone ha inventato una tecnica di scrittura che egli descrive come "un gioco": i dialoghi sono una sequenza di testi protrettici che propongono, sotto forma di gioco, crescenti problemi filosofici, in base a quanto il dialogo comunica; questo rimanda sempre la presentazione delle cose di maggior valore, in sintesi la soluzione (platonica) dei problemi proposti. Da un certo punto di vista, questo tentativo è fallito completamente: le generazioni successive hanno usato la scrittura per comunicare e imparare molte cose, non per un gioco cosa complesso come quello che questi testi proposti. Tuttavia, se il desiderio di Platone era quello di costringere il lettore "fare" la filosofia, lui e i suoi dialoghi sono stati veramente i maestri del pensiero occidentale.
Parole chiave: Educazione; Filosofia; Scrittura; Dialoghi.
An extreme case: the educational project of Plato, writer of philosophy: The centrality of education for Athenian society
Abstract: Plato judges the problem of education one of the central issues for the salvation of the Greek polis of his time. But, worthy pupil of Socrates, imposes first of all this problem to himself as writer on philosophy. This is not communicable as the other subjects because it requires the active participation of the subject that investigates. As he points out in the Phaedrus, the writing appears weak for its fixity and because of the impossibility to choose the reader and to dialogue with him. However Plato did not surrender to write, which appears useful both as a reminder and for those who are far away in time and space, and who follow the same search path. Therefore Plato invented a writing technique that he describes as "a game": the dialogues are a sequence of protreptic texts who propose, in the form of a game, growing philosophical problems, based on how the dialogue itself communicates; it always defers the exposition of things of greater value, in summary the (Platonic) solution of the proposed problems. From one point of view, this attempt failed completely: the following generations used the writing to communicate and learn many things, not for a game as complex as what these texts proposed. However, if Plato's desire was to force the reader "to do" philosophy, he and his dialogues have been really the masters of Western thought.
KeyWords: Education; Philosophy; Writing; Dialogues.
Um caso extremo: O projeto educativo de Platão, escritor de filosofia: a centralidade da educação para a sociedade ateniense.
Resumo: Platão considera o problema da educação uma das questões centrais para a salvação da polis grega de seu tempo. Mas, digno aluno de Sócrates, põe, antes de tudo, o problema para si próprio como escritor de filosofia. Esta não é transmissível como outras ciências, porque requer a participação ativa do sujeito que indaga. Conforme sublinha no Fedro, a escrita parece esmaecida por sua fixidez e pela impossibilidade de escolher o leitor e dialogar com ele. No entanto, Platão não renunciou à escrita, que parece útil seja como recurso da memória, seja para aqueles que estão longe no tempo e no espaço e que seguem o mesmo caminho de pesquisa. Portanto, Platão inventou uma técnica de escrita que ele descreve como "um jogo": os diálogos são uma sequência de textos protréticos que propõem, sob a forma de jogo, crescentes problemas filosóficos, baseados naquilo que o diálogo comunica; este sempre remete à apresentação das coisas mais valiosas, em suma, à solução (platônica) dos problemas propostos. De um certo ponto de vista, essa tentativa falhou completamente: as gerações seguintes utilizaram a escrita para se comunicar e aprender muitas coisas, não para um jogo tão complexo como aquele que esses textos propunham. No entanto, se o desejo de Platão era forçar o leitor a "fazer" filosofia, ele e seus diálogos se tornaram verdadeiramente os mestres do pensamento ocidental
Palavras-chave: Educação; Filosofia; Escrita; Diálogos.
Data de registro: 16/03/2017
Data de aceite: 19/04/2017
Downloads
Referências
Cerri G., (1991) Platone sociologo della comunicazione, Milano, Il Saggiatore, 1991, II edizione con aggiunte Lecce, Argo, 1996.
Findlay Niemeyer J. N., (1994) Platone, Le dottrine scritte e non scritte, Vita e Pensiero, Milano 1994; traduzione italiana di R. Davies di Plato. The written and unwritten Doctrines, Routledge & Kegan Paul, London 1974.
Gaiser K., (1984) Platone come scrittore filosofico. Saggi sull’ermeneutica dei dialoghi platonici, Bibliopolis, Napoli 1984.
Gastaldi S., (2008) Introduzione alla storia del pensiero politico antico, Laterza, Roma.Bari 2008.
Giannantoni G., (1957) Il I libro della Repubblica di Platone, «Rivista critica di storia della filosofia» 12 (1957), pp. 123-145.
Kahn Ch., (2008) Platone e il dialogo socratico. L’uso filosofico di una forma letteraria, Introduzione di M. Migliori, Vita e Pensiero, Milano 2008, traduzione italiana di L. Palpacelli di Plato and the Socratic dialogue. The philosophical use of a literary form, Cambridge University Press, Cambridge 1996, 19993.
Krämer H., (1982) Platone e i fondamenti della metafisica. Saggio sulla teoria dei principi e sulle dottrine non scritte di Platone, con una raccolta dei documenti fondamentali in edizione bilingue e bibliografia, introduzione e traduzione di G. Reale, Vita e Pensiero, Milano 1982, 20016 . Havelock E. A., (1983) Cultura orale e civiltà della scrittura. Da Omero a Platone, Laterza, Bari 1973, 19832 ; traduzione italiana di M. Carpitella di Preface to Plato, Harvard University Press, Cambridge, Massachussetts, 1963.
Migliori M., (1987) Il recupero della trascendenza platonica e il nuovo paradigma, «Rivista di filosofia neo-scolastica» 79 (1987), pp. 351-381.
Migliori M., (2004) Comment Platon écrit-il? Exemple d’une écriture à caractère “protreptique”, in Fattal 2005, II, pp. 83-118; versione in italiano: Come scrive Platone. Esempi di una scrittura a carattere “protrettico”, «Annali della Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Macerata» 37 (2004), pp. 249-277, pubblicata poi anche in «Educaçao e Filosofia» 20 (2006), pp. 41-80. https://doi.org/10.14393/REVEDFIL.v20n40a2006-242
Migliori M., (2013) Il disordine ordinato. La filosofia dialettica di Platone. 2 vv., I. Dialettica, metafisica e cosmologia; II. Dall’anima alla prassi etica e politica, Morcelliana, Brescia 2013.
Reale G., (1998) Platone. Alla ricerca della sapienza segreta, Rizzoli, Milano 1998.
Reale G., (2003) Per una nuova interpretazione di Platone. Rilettura della metafisica dei grandi dialoghi alla luce delle “Dottrine non scritte”, CUSL, Milano 1984, Vita e Pensiero, Milano 1987, 200321 .
Szlezák T. A., (1988) Platone e la scrittura della filosofia. Analisi di struttura dei dialoghi della giovinezza e della maturità alla luce di un nuovo paradigma ermeneutico, con una introduzione di G. Reale, Vita e Pensiero, Milano 1988, 19923 ; traduzione italiana di G. Reale di Platon und die Schriftlichkeit der Philosophie. Interpretation zu den frühen und mittleren Dialogen, De Gruyter, Berlin 1985.
Tulli M., (1989) Dialettica e scrittura nella VII Lettera di Platone, Giardini Editori, Pisa 1989.
Vegetti M. (edit.), (1998) Platone, La Repubblica, traduzione e commento a cura di M. Vegetti, v. I, Libro I, Bibliopolis, Napoli 1998.
Downloads
Publicado
Como Citar
Edição
Seção
Licença
Copyright (c) 2017 Maurizio Migliori
Este trabalho está licenciado sob uma licença Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
Declaração de direitos autorais: Os trabalhos publicados são de propriedade dos seus autores, que poderão dispor deles para posteriores publicações, sempre fazendo constar a edição original (título original, Educação e Filosofia, volume, nº, páginas). Todos os artigos desta revista são de inteira responsabilidade de seus autores, não cabendo qualquer responsabilidade legal sobre seu conteúdo à Revista ou à EDUFU.
Declaration of Copyright: The works published are the property of their authors, who may make use of them for later publications, always citing the original publication (original title, Educação e Filosofia, volume, issue, pages). The authors of the articles published are fully responsible for them; the journal and/or EDUFU are exempt from legal responsibility for their content.
Déclaration de droit d’auteur: Les œuvres publiées sont la propriété de leurs auteurs, qui peuvent les avoir pour publication ultérieure, à condition que l'édition originale soit mentionnée (titre de l'original, Educação e Filosofia, volume, nombre, pages). Tous les articles de cette revue relèvent de la seule responsabilité de leurs auteurs et aucune responsabilité légale quant à son contenu n'incombe au périodique ou à l’EDUFU.